martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 19 maggio 2013 - 9^ tappa del Cammino - da Tosantos ad Atapuerca




























































Dopo Tosantos un breve tratto ci porta a Villambista parrochia di San Esteban del secolo XVII. Una leggenda racconta che l'acqua della fonte delle 4 canne è il miglior rimedio per recuperare vitalità ed eliminare la stanchezza e non c'è nulla di meglio che darci una bagnata alla testa. Poco prima di arrivare a Espinosa del Camino riattraversiamo la N-120 che percorriamo per qualche decina di metri, per poi proseguire sulla pista alla nostra destra fino al paese. Attraversiamo Espinosa e proseguendo su strada bianca in mezzo alla campagna troviamo sulla nostra destra le rovine di quello che era il monasterio Mozárabe de San Félix, dove la tradizione vuole siano stati sepolti i resti del Conte Diego Rodríguez Porcelos, fondatore di Burgos. Subito dopo le rovine si gira a sinistra fino ad incrociare nuovamente la N-120 lungo la quale si prosegue fino a Villafranca Montes de Oca. A metà del paese tra l'albergue del pellegrino a sinistra e poco più avanti, sulla destra, la chiesa di Santiago, inizia la dura salita che porta a San Juan de Ortega. Il tratto è piuttosto ripido e conviene prenderlo con calma.
Da qui fino a San Juan de Ortega ci sono 12 Km, circa tre ore di cammino e non ci sono abitati, per cui ci  procuriamo cibo e acqua. Saliamo i Montes de Oca, "l'alto de la Pedrja" che ci portano alla quota dell'altopiano Castigliano di Burgos. Nei tempi che furono, questo tratto era considerato uno dei più pericolosi per agguati ai pellegrini ... e una leggenda racconta come alla fine, fu una "bruja" (strega) ad allontanare tali malintenzionati. Si cammina in uno dei luoghi più solitari, immersi nella natura e nella pace del cammino. In continua salita si arriva ad un punto panoramico che domina la "Sierras de la Demanda" e alla "fuente de Mojapán" dove comincia ad addolcirsi un poco. Siamo circondati da querce, ginepri ed erica. Il sentiero continua a salire, fino ad incontrare un ripetitore e poi il monumento ai caduti della guerra civile. Si scende un po' per poi con un ultimo breve strappo raggiungere una comoda strada forestale che attraversando un folto rimboschimento ci porta fino a San Juan de Ortega. Il monastero e la chiesa sono patrimonio di interesse culturale fin dal 1931. Il santo Juan de Ortega (1080-1163) fu discepolo di Santo Domingo de la Calzada con il quale collaborò per la costruzione di ponti e strade. La chiesa fu edificata dallo
stesso Juan alla fine della sua vita perché diventasse un luogo di riferimento per i pellegrini che transitavano per andare a Santiago de Compostela. Il 20 marzo e il 22 settembre di ogni anno in corrispondenza degli equinozi di primavera e d'autunno, quando il giorno e la notte (simbolo del bene e del male) durano lo stesso tempo, in un capitello della chiesa si verifica un curioso fenomeno che non può essere considerato casuale. Al tramonto del sole, alle 5 "de la tarda" (della sera) e per una durata di 10 minuti, un raggio di sole va ad illuminare i bassorilievi che raffigurano in sequenza l'Annunciazione, la Nascita, l'Epifania e l'annuncio ai pastori, di Gesù. Sembra che la Vergine anzichè guardare l'angelo dell'annunciazione come sarebbe naturale, diriga il suo sguardo, proprio verso il raggio di sole. A San Juan de Ortega ci sono un albergue per i pellegrini ed un bar. Lasciamo il monastero proseguendo sulla strada regionale e poco dopo arriviamo ad un bivio con una croce di legno.
Qui prendiamo la carrareccia alla nostra destra e ben indicata che si interna nella pineta e che porta
direttamente ad Ages la meta di questa tappa. Lanciamo un ultimo sguardo alla caratteristica Ages mentre ci
incamminiamo lungo la strada asfaltata che porta ad Atapuerca "l'isola nell'oceano del tempo" come viene chiamata dagli studiosi che lavorano nel vicino ritrovamento preistorico. Atapuerca dista a 2,6 km. Un grande cartellone prima di entrare in paese ci ricorda l'importanza archeologica di Atapuerca. Appe-
na entrati in paese sulla destra dove c'è l'albergue "El peregrino" dove decidiamo di restare per la notte.