lunedì 14 agosto 2017

MEDICINA: Il fibroadenoma al seno

Fibroadenoma al Seno
Il fibroadenoma al seno è un tumore benigno della mammella, che colpisce soprattutto le giovani donne. Di dimensioni variabili, assomiglia a una biglia e può assumere una consistenza a volte gommosa, a volte rigida.
Le cause scatenanti, al momento, sono ancora poco chiare.
Figura: un fibroadenoma al seno. Dal sito: daviddarling.info
Tuttavia, i sospetti maggiori riguardano gli estrogeni (gli ormoni sessuali femminili) e il ruolo da essi giocato nel corso della seconda e terza decade di vita (cioè tra i 15 e i 30 anni).
La maggior parte dei fibroadenomi è innocua e non provoca tumori maligni al seno, tuttavia, per essere certi della loro benignità, bisogna sottoporsi a una diagnosi accurata.
Il trattamento terapeutico, quando è previsto, prevede un intervento di rimozione chirurgica.

Cos'è il fibroadenoma al seno?

Il fibroadenoma al seno è un tumore solido di tipo benigno, che insorge a livello delle mammelle (o ghiandole mammellari) delle giovani donne.
Alla palpazione, il fibroadenoma si presenta come un nodulo dalla superficie liscia e di consistenza variabile: in alcuni casi, infatti, può essere gommoso; in altri, può essere rigido; altre volte, viene descritto come una biglia molto mobile.
Il fibroadenoma al seno non è da considerarsi una condizione pericolosa quanto il tumore maligno al seno, tuttavia la sua insorgenza richiede un monitoraggio periodico, a scopo del tutto precauzionale.

Approfondimento: cos'è un tumore benigno?
Con il termine di tumore, si identifica una massa di cellule proliferanti, che si forma, in modo del tutto anomalo, all'interno di un tessuto.
Nel caso dei tumori benigni, la massa cellulare prolifera molto lentamente, non è infiltrativa e neppure metastatizzante (per non infiltrativa e non metastatizzante, s'intende che non invade i tessuti circostanti e non si diffonde per l'organismo, come fa, invece, un tumore maligno). Un tumore maligno (o cancro o carcinoma) ha delle caratteristiche esattamente contrarie: si accresce velocemente e, se non viene rimosso per tempo, si diffonde nei tessuti circostanti e nel resto dell'organismo.

TIPI DI FIBROADENOMA AL SENO

Esistono due tipi di fibroadenoma al seno: il fibroadenoma semplice e il fibroadenoma complesso.
Il fibroadenoma semplice è una massa cellulare generalmente priva di qualsiasi pericolosità, che si mantiene stabile (o addirittura si riduce) nel corso della vita.
Il fibroadenoma complesso, invece, è una neoplasia benigna da tenere sotto osservazione periodica, perché, in base a studi scientifici accreditati, sembrerebbe favorire la comparsa di un tumore al seno maligno.
Le differenze tra fibroadenoma semplice e fibroadenoma complesso riguardano anche la struttura interna: nei fibroadenomi complessi, infatti, si possono individuare delle cisti piene di liquido e dei depositi di calcio, entrambi assenti nei fibroadenomi semplici.
Per sapere qual è il tipo di fibroadenoma, di cui si soffre, è necessario sottoporsi a degli appropriati esami diagnostici.

IN CHE PUNTO DELLA MAMMELLA INSORGE IL FIBROADENOMA?

La mammella o ghiandola mammellare ha un'anatomia particolare. Al suo interno, contiene tessuto ghiandolare, tessuto adiposo e tessuto fibroso. Il tessuto ghiandolare è composto da delle strutture chiamate lobuli, i quali, unendosi tra loro, formano i cosiddetti lobi.
Figura: il seno femminile e le sue strutture principali. Dal sito: breastcancercare.org.uk
Nei lobi, si produce il latte materno, che giunge al capezzolo attraverso dei piccoli canali, detti dotti lattiferi.
Il fibroadenoma al seno è una massa anomala compatta, che si forma a livello dei lobuli.

EPIDEMIOLOGIA

Il fibroadenoma al seno è un tumore benigno tipico delle donne giovani, che vanno dai 15 ai 30 anni. Secondo alcuni dati statistici, infatti, a partire dai 30 anni d'età, le possibilità di una sua comparsa si riducono in modo graduale, al punto che, nel periodo post-menopausale, sono davvero molto poche.
In base a uno studio svolto negli Stati Uniti, l'incidenza annuale del fibroadenoma al seno riguarda il 10% circa delle donne americane.

Cause di fibroadenoma al seno

Le cause precise, che provocano un fibroadenoma al seno, non sono ancora state chiarite del tutto.
Secondo alcuni studi, l'origine sembrerebbe legata a dei livelli troppo elevati di estrogeni, ovvero gli ormoni sessuali femminili. Se così fosse, si spiegherebbe meglio l'alta incidenza tra le donne giovani, in cui vi è una notevole quantità di estrogeni circolanti per l'organismo, ma anche la bassa incidenza tra quelle in menopausa e in post-menopausa, in cui il numero di estrogeni è sensibilmente ridotto.

Sintomi, segni e complicazioni

Il fibroadenoma al seno possiede le seguenti caratteristiche:
  • Al tatto, assomiglia a una biglia o a un nodulo
  • Ha dei contorni ben definiti e regolari
  • Può essere rigido oppure gommoso
  • Ha una superficie liscia
  • È, di solito, indolore
  • È di dimensioni variabili

DIMENSIONI

Le dimensioni di un fibroadenoma al seno possono variare da persona a persona.
Alcune donne presentano dei fibroadenomi di diametro contenuto, pari a 1-3 centimetri; altre, invece, sviluppano delle masse cellulari ben più voluminose, con un diametro che può raggiungere perfino i 5-6 centimetri.
I fibroadenomi di piccole dimensioni sono, in genere, del tipo semplice, mentre i fibroadenomi di grandi dimensioni possono appartenere sia al tipo semplice che a quello complesso.
In menopausa, può verificarsi una regressione definitiva del fibroadenoma, che porta quest'ultimo a divenire quasi impercettibile al tatto e alla vista; viceversa, durante una gravidanza, il volume del tumore può aumentare temporaneamente, a seguito, forse, di un cambiamento dei livelli ormonali.

QUANTI FIBROADENOMI AL SENO POSSONO FORMARSI?

Sul seno di una donna, possono comparire uno o più fibroadenomi. Quando sono più di uno, può essere interessata una mammella soltanto oppure entrambe.
Se le masse cellulari sono del tipo semplice (ovvero non contengono cisti e/o depositi di calcio), la comparsa di più fibroadenomi al seno è del tutto casuale e non ha significati particolari.

QUANDO RIVOLGERSI AL MEDICO?

Alla comparsa di un fibroadenoma al seno o di fronte a un suo eventuale ingrandimento, è sempre consigliato rivolgersi al proprio medico e sottoporsi a degli accertamenti clinici precauzionali. Solo così, infatti, è possibile scoprire se il tumore benigno in questione è del tipo semplice oppure del tipo complesso.

COMPLICAZIONI

La presenza dei fibroadenomi semplici al seno è considerata, generalmente, innocua.
Pertanto, le sole complicazioni documentabili sono quelle legate a una possibile evoluzione di un fibroadenoma complesso in un tumore maligno al seno.

Diagnosi

Per stabilire una diagnosi corretta di fibroadenoma al seno, si parte, come spesso accade, da un esame obiettivo; dopodiché, in base a quanto emerge da quest'ultimo e all'età della paziente, si ricorre a degli esami strumentali (mammografia ed ecografia del seno) e a un'analisi citologica (cioè delle cellule) della massa tumorale.
Ecco, di seguito, una panoramica del percorso diagnostico che si mette generalmente in pratica in caso di sospetto fibroadenoma al seno:
  • Esame obiettivo. Il medico analizza, in modo accurato, la mammella interessata dal nodulo sospetto e cerca di capirne la forma e le dimensioni. Come si è detto, un fibroadenoma al seno assomiglia a una biglia e presenta, al tatto, una superficie liscia e una consistenza a volte gommosa, a volte, rigida. I fibroadenomi di dimensioni discrete sono facilmente visibili anche ad occhio nudo; quelli di dimensioni più piccole risultano meglio evidenti al tatto.
  • Mammografia. La mammografia è un esame ai raggi X, che fornisce delle immagini chiare dell'area con il nodulo sospetto. Un fibroadenoma al seno si presenta come una massa priva di asperità (quindi liscia), dai contorni definiti, di forma tondeggiante e, infine, distinta dal resto del tessuto ghiandolare. Quest'ultimo aspetto, ovvero il fatto che il tumore sia isolato, è particolarmente importante, in quanto è ciò che caratterizza i tumori al seno non infiltranti.
    La mammografia rappresenta l'esame ideale per rintracciare i fibroadenomi al seno delle donne sopra i 30 anni.
    Trattandosi di un esame ai raggi X, la mammografia prevede l'uso di radiazioni ionizzanti nocive.
  • Ecografia al seno. L'esame ecografico permette di visualizzare, su un monitor e in tempo reale, la struttura del nodulo sospetto.
    Figura: ecografia al seno.
    Se ci sono delle cisti (tipiche del fibroadenoma complesso), queste sono riconoscibili, perché lo strumento diagnostico mostra delle raccolte di liquido.
    Al contrario della mammografia, l'ecografia non fa uso di radiazioni ionizzanti ed è l'esame più indicato per le donne sotto i 30 anni.
  • Aspirazione tramite ago sottile. Eseguita solo in caso di una comprovata presenza di cisti, consiste nell'infilare un ago esattamente nel nodulo sospetto e nell'aspirarne parte del suo contenuto liquido. Una volta fatto ciò, si analizza il liquido in laboratorio e si stabilisce il tipo e la gravità del fibroadenoma.
  • Biopsia. Prevede l'asportazione di una piccolissima porzione di tessuto ghiandolare sospetto e l'osservazione di questa al microscopio. Allo strumento, le cellule di un tumore benigno sono ben diverse da quelle di un tumore maligno, pertanto la biopsia è l'esame ideale per stabilire la vera natura della neoplasia.
    È giusto ricordare che l'ago, usato per il prelievo del campione cellulare, è decisamente più grosso di quello usato per l'aspirazione di liquido e, per questo, potrebbe destare delle preoccupazioni.

Terapia

Per rimuovere un fibroadenoma al seno, serve un intervento chirurgico di asportazione; tuttavia, nella maggior parte dei casi, si preferisce non operare, in quanto il tumore benigno non rappresenta alcuna minaccia per le donne che ne sono portatrici.

QUANDO E PERCHÈ SI PUò’ EVITARE L'INTERVENTO?

La rimozione chirurgica è un intervento del tutto superfluo, e per certi versi pure sconsigliato, quando il medico, sulla base di un'accurata diagnosi, è certo che il nodulo riscontrato sul seno è un fibroadenoma semplice.
Bisogna, infatti, ricordare che:
  • Un'operazione chirurgica, per quanto sicura possa essere, comporta sempre un minimo rischio di complicazioni
  • I fibroadenomi semplici possono, con l'avanzare dell'età, ridursi di volume e scomparire quasi del tutto
  • I fibroadenomi semplici sono tumori benigni stabili, non infiltrativi e non metastatizzanti.
Attenzione: la scelta di non asportare il fibroadenoma, perché è stato valutato innocuo, non vuol dire che vada trascurato. È, infatti, fortemente raccomandato, a tutte le donne con questo tumore (anche per le forme meno pericolose), di sottoporsi a dei controlli periodici, per tenere sotto osservazione la situazione. Questa è una misura soltanto precauzionale, che, però, è fondamentale per evitare qualsiasi tipo di complicazione. Vanno segnalati, al proprio medico, tutti i cambiamenti di volume e di consistenza.

CHIRURGIA: QUANDO OPERARE?

L'intervento chirurgico diventa indispensabile, se, dalla diagnosi effettuata (specie dalla biopsia), sono emersi dei dubbi sulla benignità della massa tumorale. In altre parole, se il tumore presenta anomalie o particolarità che potrebbero far pensare a una neoplasia maligna.
L'intervento si rende necessario anche dinanzi ad un fibroadenoma complesso ritenuto pericoloso.
Le procedure per la rimozione del fibroadenoma sono tre:
  • Lumpectomia o biopsia escissionale. È una metodica ideale per rimuovere le cisti formatesi all'interno del tessuto ghiandolare, di cui è incerta la natura (se maligna o benigna). Essa prevede una piccola incisione, sopra la zona sospetta, e l'asportazione del nodulo sottostante. Tale nodulo, una volta prelevato, viene analizzato accuratamente in laboratorio, in modo tale da scoprire l'origine della neoplasia. Se gli esami di laboratorio attestano la malignità, il trattamento terapeutico non si conclude con la lumpectomia, ma richiederà anche dei cicli di chemioterapia, radioterapia e, forse, un secondo intervento chirurgico.
    Limite: è un intervento invasivo, specie se il fibroadenoma sospetto è di grandi dimensioni.
  • Crioablazione. Prevede l'utilizzo di uno strumento particolare, dotato di tanti piccoli aghi e chiamato criosonda, che è in grado di congelare i tessuti sospetti (il termine "crio" deriva dal greco e vuol dire "freddo") e scongelarli gradualmente. Una volta messo in pratica, questo processo crea uno shock termico che provoca la morte delle cellule tumorali trattate. I processi di congelamento e scongelamento si ottengono con dei gas (argon per il primo processo ed elio per il secondo), i quali vengono "sparati", attraverso gli aghi della criosonda, sul tessuto da trattare.
    L'intera procedura viene seguita su un monitor, collegato alla criosonda, e si svolge in anestesia locale.
    Limite: agendo direttamente in situ (cioè in sede), non offre il vantaggio, descritto per la lumpectomia, di poter analizzare ulteriormente il tessuto tumorale.
  • Terapia a ultrasuoni. È una metodica la cui efficacia è stata riconosciuta solo di recente; difatti, fino a poco tempo fa, era presa in considerazione solo per i tumori di prostata, utero o fegato. Essa consiste nel concentrare, sull'area interessata e mediante uno strumento apposito, delle onde a ultrasuoni ad alta intensità, in modo tale da distruggere le cellule tumorali.
    Limite: agendo direttamente in situ (cioè in sede), non offre il vantaggio, descritto per la lumpectomia, di poter analizzare ulteriormente il tessuto tumorale.

Prognosi

Il fibroadenoma al seno è, generalmente, una presenza innocua e ha prognosi positiva.
Tuttavia, è bene tenerlo comunque sotto osservazione e sottoporsi, di tanto in tanto, a dei controlli diagnostici. Come si è detto, infatti, potrebbero insorgere delle forme particolari di fibroadenoma, cioè il fibroadenoma al seno complesso, che potrebbero essere, in qualche modo, il preludio a un tumore al seno maligno.
fonte: http://www.my-personaltrainer.it/salute-benessere/fibroadenoma-seno.html


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