giovedì 29 agosto 2024

29 ottobre / 03 novembre 2024 - Escursione e trekking Isole Egadi

 

Isole Egadi Basta poco per scoprire il fascino di Favignana, Levanzo e Marettimo e degli isolotti di Formica e Maraone. Sarà per i colori della vegetazione che qui sembrano essere più intensi, per la bellezza dei paesaggi aspri e brulli, per la semplicità dei capolavori in tufo che nascondono piccoli capolavori di ingegneria, per l’azzurro carico del mare: tutto si fonde indissolubilmente con la storia e l’antica presenza umana.
Favignana è raffigurata come una farfalla con le due ali completamente diverse fra loro ed il corpo costituito dalla penisola di Punta Lunga e dalla cittadina principale con il porticciolo; è anche il regno della mattanza con l’antico metodo arabo della pesca del tonno, che non è più praticata dal 2007 ma è una delle tradizioni più antiche ed affascinanti della Sicilia ; Marettimo è un’isola montuosa e calcarea, con le coste scoscese che sono un susseguirsi di falesie a strapiombo sul mare, di spiaggette e grotte marine come Levanzo, piccola e romantica.
La Riserva dello Zingaro tutela un tratto di mare di natura intatta e incontaminata salvato dalla speculazione edilizia negli anni ’80 e che può essere percorso solo a piedi; pensando al nostro viaggio non ho resistito alla tentazione di inserirlo nel programma facendo tappa a San Vito lo Capo.
Erice è una tappa imperdibile e nel trasferimento da Trapani a San Vito sosteremo qualche ora per visitare il castello di Venere, una fortezza medievale che offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sul mare. Passeggiando per le stradine acciottolate, potremo ammirare la Chiesa Matrice con il suo splendido campanile e la Chiesa di San Martino, famosa per i suoi affreschi.
L’antico borgo di San Vito Lo Capo considerato la patria del Cous Cous, con spiagge caraibiche sarà il nostro punto di partenza per escursioni lungo la costa sia nella Riserva dello Zingaro che verso Macari, piccolo borgo dallo straordinario belvedere divenuto noto per la fiction televisiva Makari.
Punti di forza del viaggio:
Riserva marina delle Isole Egadi: Levanzo, Marettimo, Favignana
Giro in barca a Marettimo
Giro in bici a Favignana
Erice
Scopello
Riserva dello Zingaro
Macari
San Vito lo Capo

Martedì 29 ottobre:
Favignana castello di Santa Caterina e Punta Faraglione 10 km circa 320m dislivello+ e –
Arrivo all’aeroporto di Palermo, trasferimento privato al porto di Trapani e imbarco alle 11.40 per Favignana, sistemazione in hotel e partenza per la nostra prima escursione a piedi nell’isola per godere di panorami straordinari. Raggiungeremo la tonnara Florio, meraviglia da visitare, custode di una cultura ormai scomparsa, ovvero quella della pesca e del confezionamento del tonno che ha portato la famiglia Florio ed anche Favignana ad essere conosciuti in tutto il mondo. Inizieremo a salire lungo la strada asfaltata che si inerpica sul monte fino ad arrivare al forte saraceno di Monte Santa Caterina a 314m di altezza. La struttura è in parte pericolante anche se ancora ricca di fascino e ripagherà della fatica. Torniamo indietro al bivio per seguire la strada in terra battuta fino a Punta Grossa da dove avremo un’affascinante panoramica sia su Levanzo che su Marettimo, le altre isole dell’Area marina protetta delle Egadi.
Mercoledì 30 ottobre:
Marettimo Punta Troia Case Romane Punta Bassana Carcaredda Zotta Muletti circa 16 Km dislivello tra i 500 e i 700m dipenderà dai percorsi che faremo + giro in barca
Marettimo è l’isola più selvaggia, verde e montuosa dell’arcipelago delle Egadi.
Gli abitanti dell'isola per secoli vissero nelle grotte, per fuggire ai predoni, all'interno delle quali costruirono case di tufo. Solo nell'800 il re Ferdinando II di Borbone portò la tranquillità in queste terre. La famiglia Florio aiutò l'economia costruendo tonnare e favorendo la coltivazione dei campi attorno al paese.
Le peculiarità di quest’isola dipendono dal suo antico distaccamento dalla terraferma, risalente a 600.000 anni fa, che le ha permesso di sviluppare flora e fauna endemiche. Ci immergeremo per terra e per mare dentro quest’isola che richiederà impegno fisico, essendo i dislivelli non trascurabili. Avremo a disposizione una moltitudine di percorsi e valuterò quali fare anche in base al gruppo e alla giornata.
Dallo Scalo Vecchio di Marettimo ci dirigiamo verso Case Romane un complesso di epoca romana formato da due edifici a pianta quadrata, ormai in rovina. Accanto si trova la chiesa bizantina, costruita dai monaci Basiliani, proseguiamo con sentiero a mezza costa verso Pizzo Madonnuzza e Punta Troia dove su un promontorio sorge l’omonimo castello visitabile anche all'interno. Fu
costruito dai saraceni nel IX secolo ma gli Spagnoli lo ampliarono. Secondo i racconti dei prigionieri era un luogo spaventoso. Venivano calati in una fossa profonda sette metri, senza porte né finestre, e sopra veniva posta una pietra, in pratica era come essere sepolti vivi. Da qui col sentiero costiero si torna verso Marettimo per poi proseguire in direzione di Punta Bassana.
Giovedì 31 ottobre:
Levanzo circa 18km e 500m dislivello, sono vari percorsi che si intersecano e che consentono di visitare tutta l’isola
Nell’esplorare Levanzo a piedi non mancheremo di visitare la grotta del Genovese, una cavità che è un gioiello paleontologico dalle pareti affrescate con pitture neolitiche oltre che soffermarsi nelle varie calette selvagge. Il percorso è ad anello con alcune diramazioni. Dal porto ci dirigiamo verso la spiaggia del Faraglione e da qui verso la grotta del Genovese, tra macchia mediterranea bassa. A Capo Grosso c’è un faro, il punto è molto panoramico. Poco prima del paese si passa accanto a Casa Florio, la dimora dei famosi proprietari di cantine e tonnare che, un tempo, avevano acquisito la proprietà delle intere Egadi, Levanzo era appunto un’isola coltivata a vigneti di cui restano oggi i muretti a secco. Cala della Calcara, Cala Minnola, Cala Fredda e Cala Tramontana si susseguono sul nostro percorso di rientro al paese con le casette bianche e gli infissi blu che riprendono il colore del mare ricordano un po' quelle di tante isole greche.
Venerdì 1 novembre:
Escursione in bicicletta nella parte orientale di Favignana di 20 km, 90m di dislivello; Erice e San Vito lo Capo
Un percorso affascinante alla scoperta delle cale dell’isola e delle cave del cosiddetto tufo, una calcarenite usata come materiale da costruzione di Favignana, che è stata insieme alla pesca del tonno una delle attività principali dell’isola. L’itinerario lungo costa privo di dislivelli, ci consente di salutare l’isola prima di imbarcarci in tarda mattinata per Trapani dove con bus privato raggiungeremo Erice. Arrivo nel pomeriggio a San Vito lo Capo.
Sabato 2 novembre:
La Riserva dello Zingaro, 17,5 km, 790m di dislivello + e -, Cala Capreria, Cala della Disa e Cala Berretta, Torre Uzzo, Borgo Cusenza
Il percorso per la Riserva dello Zingaro si snoda lungo 17 km di paesaggi mozzafiato, partendo dall’ingresso nord della Riserva a San Vito lo Capo fino a Scopello seguendo il tracciato costiero e quello a mezzacosta della riserva, la prima istituita dalla Regione Siciliana nel 1981.
Il sentiero costiero è il più semplice, meno impervio di circa 7 km tra macchia bassa, ginestre e timo, mandorli, frassini e carrubi. Incantevole nella sua cromatura di colori consente di fermarsi nelle varie calette sul percorso: Cala Capreria, della Disa e del Varo Cala dell’Uzzo, Cala Marinella, Cala Beretta; il percorso di ritorno si farà seguendo Il percorso di mezza costa, di media difficoltà, molto panoramico che ci condurrà nel caratteristico Borgo Cusenza e Contrada Sughero. Borgo Cusenza è un tuffo nel passato della Sicilia, Il cuore dello Riserva dello Zingaro, pulsante, nonostante non sia più abitato. Un agglomerato rurale aggrappato alla montagna, culla di un popolo antico e sapiente, libero dalle contaminazioni dei borghi vicini possiede una bellezza eterea che si lascia contemplare. Scopello potrebbe essere la nostra meta intermedia prima di ritornare indietro: è un caratteristico borgo marinaro circondato da un mare cristallino con la bella piazza Nettuno e l’antica tonnara del XIII secolo, un corpo di fabbrica addossato alla roccia con le torrette di guardia, scenografico contesto per diversi films.
Domenica 3 novembre:
Da San Vito lo Capo a Macari, escursione lungo costa 10 km andata e ritorno
Macari è un pugno di case arrampicate sul costone di una montagna, eppure dà il nome a un intero golfo dal fascino selvaggio, contornato di spiagge bellissime. Il Golfo di Macari è infatti una mezzaluna di terra aspra e rocciosa, un susseguirsi di calette ritagliate tra scogliere a strapiombo e rocce accarezzate dal vento e dalle onde. E’una località nota perché hanno girato una fiction tv ed anche per il belvedere sulla costa. Al rientro a San Vito lo Capo ci organizzeremo per la partenza, trasferimento privato in aeroporto.

Maggiori info e dettagli
Prenotazioni: MORGANTI VIAGGI: tel 3497703003 - mail morgantiviaggi@gmail.com
Per info sul percorso: MARIA CONSIGLIO tel 3492303093 - mailmariaodiliaconsiglio@yahoo.it

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