martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 02 giugno 2013 - 23^ tappa del Cammino - da San Mamede a Gonzar

































































































Lasciamo Samos prendendo la strada LU-633 che dopo una curva a sinistra a gomito lasciamo per un più tranquillo sentiero alla nostra destra. Si arriva a Teiguín e successivamente al villaggio de Santa Baia de Pascais che sta poco più in alto e da qui seguendo il corso del rio Sarria (río Oribio ), per piste, stradine e tratti in asfalto raggiungiamo i piccoli paesi di Gorolfe, Reiriz e Sivil e più avanti Perros (Calvor). Saliamo ad Aguiada e ci immettiamo nello stesso cammino che proviene da San Xil per dirigersi verso Sarria. Sarria capoluogo del concillo (comune) vanta un buon numero di albergue privati e pubblici per i pellegrini anche perchè da qui partono molti pellegrini che intendono arrivare a Santiago percorrendo il numero di chilometri sufficienti per ottenere la Compostela. Le statistiche infatti dicono che da Sarria, partono il maggior numero dei pellegrini diretti a Santiago (26.202 nel 2009 su un totale di 145.877). Lungo rúa Mayor possiamo vedere iglesia parroquial de Santa Mariña e igle-sia del Salvador del XIII secolo. Al di sopra di un punto panoramico che sta nella parte alta del paese si può vedere il convento de la Magdalena le cui origini risalgono al XIII secolo. Sia nella chiesa di Santa Marina che al convento ci si può fare apporre il sello sulla credencial. Lasciamo Sarria percorrendo rúa Mayor. Si passa davanti all'edificio della Prisión Preventiva e arriviamo al punto panoramico sopra la città adornato con un crucero. Poco più avanti incrociamo il convento de la Magdalena e si scende a fianco del muro del cimitero fino al río Pequeño affluente del rio Sarria e sul ponte medievale, Ponte Áspera, lo si attraversa. Si prosegue nelle vicinanze della linea ferroviaria che più avanti attraversiamo. Superati i binari passiamo un piccolo rio sopra una passerella di legno e successivamente si comincia a salire per un sentiero coperto da castagni secolari fino a As Paredes (Mojón 109), luogo di un Castro pre-romano. Da qui per una stradina locale ci avviciniamo a Viley che ci accoglie con una scultura a ricordo di Don Germán Arias e nelle immediate vicinanze troviamo un'area di sosta attrezzata con distributori automatici di caffè, bibite ecc. ... e pure un sello per la credencial. Nuovamente su strada asfaltata proseguiamo fino a Barbadelo dove è interessante da vedere, come ci ricorda un pannello informativo sul posto, la piccola chiesa in stile romanico-galego de Santiago con annesso camposanto. Bello il portale ricco di simboli e iconografie medievali. Alla nostra destra lungo il cammino c'è anche l'albergue de peregrinos de Barbadelo. Sempre su stradina asfaltata proseguiamo verso Rente e più avanti Sierra con una taverna situata all'incrocio con strada la LU-5709. All'incrocio proseguiamo dritti di fronte lungo un viale alberato e dopo 5 minuti troviamo una fuente particolare per i pellegrini.Proseguendo arriviamo nelle vicinanze del Molino de Marzán del 1920 e con una "sterzata" a 90° a destra continuiamo su un camminamento costruito da lastre di pietra per impedire di mettere i piedi nelle pozze d'acqua. Mezzo km dopo ci troviamo ad attraversare un'altra strada la LU-633 e quindi proseguiamo per Leiman con una locanda proprio sulla via, Peruscallo dove troviamo alcuni Horreos (caratteristiche costruzioni rurali per la conservazione del mais e altri cereali) e dove è facile trovare chi vende lamponi o i bordoni da pellegrino. Si lascia definitivamente l'asfalto per entrare in sentieri sotto le fronde di castagni fino a Cortiñas  e Mojón 102), Lavandeira. Tra muretti a secco di pietra e sotto le fronde di castagni raggiungiamo Brea dove ci attende la pietra miliare dei 100Km a Santiago ... grande soddisfazione soprattutto per i chi proviene da St. Jean o da Roncisvalle. Attenzione perchè ce ne sono due quella vera è quella a tronco di piramide ed è sempre imbrat-
tata da scritte e spry colorati. Pochi metri dopo, Morgade con bar e albergue. Il successivo paese è Ferreiros e siamo nel concello de Paradela e per asfalto raggiungiamo Mirallos dove un tempo i fabbri mette
vano i chiodi alle scarpe dei pellegrini e ferravano i loro cavalli. La iglesia deSanta María de Ferreiros distrutta nel 1790 venne ricostruita pietra su pietra nelle vicinanze di Mirralos.
Pur essendo un tempio modesto ha un importante portale romanico che poggia sopra due teste di leone. La facciata si completa con un campanile a vela. Fino a A Pena, Couto e Rozas continuiamo a camminare su asfalto e facilmente potremo incontrare contadini che portano il loro bestiame alla stalla o ai pascoli. Dopo Rozas raggiungiamo Moimentos che si trova subito dopo aver attraversato la strada LU-4203. Pochi netri più avanti Mercadoiro con albergue, bar. Su pista asfaltata arriviamo scendiamo a Parrocha e Vilachá.
Pur essendo un tempio modesto ha un importante portale romanico che poggia sopra due teste di leone. La facciata si completa con un campanile a vela. Fino a A Pena, Couto e Rozas continuiamo a camminare su asfalto e facilmente potremo incontrare contadini che portano il loro bestiame alla stalla o ai pascoli. Dopo Rozas raggiungiamo Moimentos che si trova subito dopo aver attraversato la strada LU-4203. Pochi netri più avanti Mercadoiro con albergue, bar. Su pista asfaltata arriviamo scendiamo a Parrocha e Vilachá. Una discesa abbastanza brusca ci avvicina agli argini del lago artificiale di Portomarin. Un ponte di più di 350 metri che lo attraversa ci porta a fare gli ultimi passi fino ad arrivare davanti all'icona dei pellegrini di Portomarin; la scalinata di pietra ricostruita su uno degli archi del vecchio ponte romano-medievale salendo la quale troviamo la capilla de la Virgen de las Nieves ed entriamo in paese ponendo termine a questa tappa. I due quartieri che componevano l'antica Portomarin San Nicolás y San Pedro giacciono sul fondo del lago artificiale Belesar. Il paese è stato ricostruito nel 1960. La città era un passaggio molto importante nel medioevo con un grande ponte e Hospitales. La grande chiesa-fortezza de San Nicolás eretta dai monaci dell'ordine de San Juan de Jerusalén nel XIII secolo, a seguito dell'invaso d'acqua, venne "smontata e ricostruita" pietra su pietra in alto dove appunto oggi la si può ammirare. Interessanti sono anche la facciata della iglesia de San Pedro, pure essa ricostruita pietra su pietra di fianco al palazzo de Berbetoros del XVII come pure i palazzi del Conde da Maza, del XVI e dos Pimentales. Dalla chiesa di San Nicolas come riferimento, ci si porta in basso al livello del lago percorrendo la calle del Pelegrin e Avenida Chantada. Raggiunta la strada principale LU-633 giriamo a sinistra e poco più avanti prendiamo una passerella di ferro sul Rego das Torres. Al termine della passerella il cammino prosegue a destra. Ci aspetta uno strappo in salita, ma sarà così per buona parte della tappa. All'incrocio con il "mojon" 89 si comincia a salire alle falde del monte San Antonio per quasi 1km, poi si attraversa un tratto pianeggiante tra prati e pini. Dopo aver incrociato la LU-633 a San Mamede y Velade entriamo in un percorso parallelo alla strada. Passiamo davanti ad una fabbrica di mattoni e più avanti, ad un cappannone di fertilizzanti. Continuando su questo "andadero" arriviamo a Toxibo (Mojón 85,5) dove c'è un elegante "Horreo" di pietra e legno decora-to con una rosetta e sul colmo un pinnacolo e una croce. Continuiamo sempre abbastanza vicini alla strada ma una macchia di pini ci divide da essa. Si ritorna nuovamente sull'asfalto e passato un "merendero" più avanti si arriva a Gonzar. Nel medioevo era un distaccamento dei caballeros de San Juan de Portomarín e la iglesia de Santa María è il monumento più importante. Semplice e grezza al suo interno conserva una scultura romanica della Vergine e una pala d'altare del XVI secolo.