martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 14 maggio 2013 - 4^ tappa del Cammino - da Urtega a Villauerta






















































































































14 maggio 2013 - Lasciamo Uterga e dopo un paio di chilometri facciamo una deviazione per Muruzábal ed il suo eremo templare di Eunate che però non sarebbe sul sentiero, ma decidiamo di andare per visitare la meravigliosa chiesa templare ottagonale. Beppe Chiello, malgrado l'area è chiusa, decide di scavalcare per fare, come da rito, tre giri a piedi scalzi attorno al perimetro della chiesa. Riprendiamo il nostro cammino passando da Obanos dove confluisce la via Aragonese che proviene da Somport e da Puente la Reina, dove c'è il famoso ponte che da il nome alla cittadina stessa, altro simbolo del cammino. Venne fatto costruire dalla regina donna Munia moglie del re Sancho el Mayor de Navarra, nell'XI secolo, per facilitare ai pellegrini l'attraversamento del fiume Arga. Proseguiamo per la via jacobea, poi per il fondo valle su strade di terra. Entriamo nella zona della Val de Mañeru da dove raggiungiamo il villaggio che dà il nome alla valle Molto interessante la Iglesia parroquial de San Pedro del XVIII secolo. Proseguendo percorriamo uno stupendo territorio ricco di vigneti e che è diventato una icona classica dei pellegrini. La pista in terra battuta porta al
villaggio di Cirauqui che si erge su una collina rocciosa e che conserva numerose vestigia medievali. Interessante la Iglesia de San Román di stile gotico con un portale romanico del XIII secolo. Attraversiamo il paese e passando sotto un porticato è possibile apporre il sello sulla Credencial. Usciamo quindi dal paese scendendo lungo una antica "calzada romana" molto suggestiva e attraversando un ponte sempre di epoca romana e successivamente ristrutturato nel XVIII secolo. Dopo un'area di sosta bisogna attraversiamo il ponte sopra la A-12 proseguendo ancora su tratti della antica "calzada" fino ad un altro ponte romano ad un solo arco sopra il rio "Dorrondoa". Due km dopo si attraversa la A-12 passando sotto un viadotto per costeggiare la riva del fiume "Salado" chiamato così per le acque salate e già citato nell'antico Codex Calixtinus del XII secolo (la prima guida scritta del cammino) per le sue acque "venefiche e mortali". Sopra un ponte medievale ad archi a sesto acuto attraversiamo questo rio entrato nella leggenda del cammino, per salire fino a Lorca. Proseguiamo lungo la pista fino ad un sottopassaggio che ci permette di riattraversare la autostrada e si entra a Villatuerta dove ci fermiamo in un ottimo albergue a misura d'uomo. Per cena andiamo al centro polisportivo di Villatuerta