martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 31 maggio 2013 - 21^ tappa del Cammino - da Villafranca del Bierzo a O' Cebriero








































































































Oggi decisamente si sale con quasi 800 metri di dislivello. Si attraversa Villafranca lungo Calle del Agua e Calle del Ribadeo. Dove termina calle del Ribadeo e inizia calle Santa Catalina si gira a sinistra di 90 gradi per un vicolo stretto calle de la Cuesta de Zamora che ci porta al ponte sul rio Burbia. Prima di attraversare il ponte alla nostra destra troviamo il monumento al pellegrino. Stiamo per entrare nel territorio della comarca (regione) de Os Ancares posta tra León y Galicia. E' una riserva naturale con un paesaggio montagnoso abitato da una popolazione di tradizioni e costumi più della Galizia che della Castiglia/León. Qui troviamo le "Pallozas" tipiche abitazione di pietra a pianta ellittica con tetto di paglia a forma di cono. Sono i segni lasciati in eredità da tribù pre-romane che abitavano queste terre. Attraversato il ponte si presentano ed optiamo per prendere il cammino che segue un percorso di fondo valle meno impegnativo e faticoso. Si procede lungo calle de la Concepción e calle Espíritu Santo. Per quest'ultima via si lascia Villafranca e seguiamo per 1 km il ciglio della strada che corre parallela al rio Valcarce alla nostra sinistra. Ad un certo punto in prossimità delle infrastrutture stradali della A-6 che passa sulla nostra testa e la strada statale N-VI, parte la corsia speciale dedicata ai pellegrini con il fondo dipinto di giallo e una protezione tipo "new Jersey" che la divide dalla carreggiata stradale. Su questa pista più volte passeremo sotto i viadotti dell'autostrada prima di arrivare a Pereje. Alla deviazione per Pereje dobbiamo attraversare la statale facendo attenzione al traffico e percorrendo un viale alberato con splendidi pioppi e grandi castagni entriamo in paese; il primo paese della giornata. Uscendo dal villaggio a sinistra troviamo l'albergue e poco dopo riattraversimo la statale N-VI per riprendere la pista "gialla". A 1,6km più avanti troviamo un'area di sosta e da qui dopo un altro Km abbondante attraversiamo nuovamente la statale per prendere la deviazione per Trabadelo. Il paese è attrezzato per accogliere i pellegrini sia come albergue che bar. Al centro del paese il cammino si ricongiunge con il percorso "alto" eventualmente preso all'uscita da Villafranca del Bierzo. Lasciamo Trabadelo e per oltre 1,5 km il cammino prosegue su una pista asfaltata sopra la strada statale N-VI. Superato un rio affluente del rio Valcarce si ritorna nella corsia gialla dei pellegrini ricavata sulla statale e si arriva a La Portela de Valcarce. Si esce dal paese percorrendo un tratto della statale, prendiamo la deviazione per Ambasmestas e Vega de Valcarce. In entrambe le località troviamo albergue, bar e taverne per i pellegrini. Sulla cima del colle di fronte a Vega d Valcarce, spiccano le rovine del castillo de Sarracín del XV secolo sorto su una fortificazione precedente presidiata da cavalieri templari. Sempre a Vega de Valcarce c'è iglesia de la Magdalena protettrice dei peccatori e penitenti del cammino. Per la vecchia strada parallela alla N-VI ci dirigiamo verso Ruitelán. Alle pendici del monte fuori dal paese, si trova la capilla de San Froilán dove la leggenda narra visse nell'833/905 un eremita che addomesticò un lupo che lo attaccò. Successivamente l'eremita divenne vescovo di León e ora è il Patrono di Lugo. Da qui la strada comincia a salire con più pendenza, ma è solo un assaggio di quello che ci aspetta dopo. Più avanti arriviamo a Las Herrerías che deve il suo nome alla presenza di ben 4 ferriere che lavoravano il ferro e altri metalli. Nella Casa do Ferreiro si può vedere un'antica fucina restaurata. Poco più avanti troviamo il barrio de Hospital che deve il suo nome alla presenza di un antico hospital inglese per i pellegrini già presente nel 1178. Da qui comincia la vera ascesa a O Cebreiro. Una dura salita per asfalto di quasi 1 km ci invita a moderare il passo e dosare le forze. E' in situazioni come questa che il peso della "muchila" (zaino) gioca una carta determinante. In piena salita dobbiamo prestare attenzione a prendere il sentiero che parte alla sinistra della strada asfaltata. Il sentiero è buono inizialmente tranquillo per poi cominciare ad inerpicarsi tra querce e castagni fino ad arrivare al villaggio de La Faba. Dopo questo paese il sentiero esce dall'ombra degli alberi per salire lungo un terreno aperto da cui si può ammirare il panorama circostante. Si arriva a Laguna de Castilla l'utimo dei villaggio della provincia di León che si incontra nel cammino. Si entra in Galizia come indica una grande pietra di confine posta sul sentiero, spesso imbrattata con scritte secessioniste. Da qui lungo il cammino, ogni 0,5 km troviamo un cippo di pietra che fa la conta alla rovescia dei chilometri mancanti fino a Santiago e il primo riporta 152,5. Sono le ultime fatiche di questa che è una delle tappe più temute del cammino che si conclude con l'arrivo alla chiesa romanica di Santa María la Real. L'abergue si trova alla estremità opposta
del piccolo ma curatissimo abitato. Le origini di O Cebreiro risalgono ad epoca pre-romana. E' da sempre la porta d'ingresso in Galizia attraverso la provincia di Lugo. L'antico villaggio di montagna con le tipiche "pallozas" e case di pietra, oggi è diventato un affermato centro turistico, come testimoniano i negozi di souvenir, bar e case ben ristrutturate. La chiesetta di Santa María la Real del IX / X secolo conserva al suo interno alla destra dell'altare maggiore la cappella del Santo Milagro dove oltre al calice del Santo Gral nel quale secondo la tradizione si raccolse il sangue dell'ostia trasformatasi in corpo di Cristo, c'è anche una raffigurazione della Virgen de los Remedios (Santa Maria la Real). Nell'altare è sepolto don Elías Valiña parroco di O Cebreiro fino al 1989 che oltre a essere un promotore del recupero del cammino di Santiago, fu il creatore della "flecha amarilla" la freccia gialla fedele compagna di cammino di tutti i pellegrini di Santiago.