martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 30 maggio 2013 - 20^ tappa del Cammino - da Molinaseca a Villafranca del Bierzo




















































































 








































































Uscendo dal centro di Molinaseca riprendiamo la strada LE-142 lungo Avenida De Manuel Fraga Iribame . Alla nostra sinistra dopo 0,5 km dall'uscita dal centro troviamo l'albergue de peregrinos che potrebbe essere un punto di fine tappa. Poco più avanti a destra lasciamo la strada principale e giriamo per una stradina che fiancheggia dei campi da tennis e prendiamo un sentiero che procede vicino al rio Meruelo e che più avanti si avvicina ancora alla strada. In prossimità dell'abitato di Patricia dobbiamo prestare attenzione alla segnaletica del cammino che spesso risulta nascosta. Infatti non dobbiamo entrare in paese seguendo la pista parallela alla strada, ma portarci dall'altra parte e seguire la strada verso Campo che sta a sinistra. Campo ha origini
medievali e in esso troviamo varie taverne con il menù del dias. Alcune vestigia danno una datazione del villaggio, ancora più anteriore, come la fuente romana che troviamo proprio sul cammino. Nel cuore del centro storico troviamo le casas solariegas de los Lunas con gli stemmi d'armi e le due case delle Villaboa una di queste con tanto di Torre. In plaza de Campo c'è la ermita del Santo Cristo del siglo XVIII edificata sopra le mura della antica chiesa medievale. A tre navate ad arco su quattro colonne di granito conserva nel suo retabolo in stile barocco, la statua de la Virgen de la Encina del siglo XVI. Curiosa da vedere la quercia
centenaria vicino al tempio. Si esce da Campo sulla strada asfaltata e prendiamo la piana del río Boeza che scorre alla nostra destra. Attraversiamo alcuni sobborghi e su un ponte pedonale attra-versiamo il rio Boeza ed entriamo in Ponferrada. Città di quasi 70mila abitanti capitale della regione del Bierzo. Fu un antico castrum romano a protezione delle miniere d'oro. Nel 1082 il ponte di legno sopra il río Sil venne rinforzato con ferro di cui la zona aveva diverse miniere. Da qui il nome Pons Ferrata alla città. Ma ciò che più di ogni cosa caratterizza Ponferrada è il Castillo de los Templarios che testimonia con la sua bellezza, la potenza assunta all'epoca dall'ordine dei monaci templari. Da vedera anche la basilica de Nuestra Señora de la Encina in piazza Virgin de la Encina, patrona del Bierzo e il municipio a cui si accede passando sotto l'arco della torre dell'orologio. Se abbiamo sostato all'albergue San Nicolás de Flüe prendiamo calle La Loma e seguendo la segnalazione del cammino proseguiamo fino a calle Pregoneros e poi calle Del Temple che sbocca nella Avenida del Castillo. Superiamo la Chiesa di San Andrés e percorriamo perimetralmente le mura del Castello lungo calle Gil y Carrasco in direzione plaza de la Virgen de la Encina. Una volta in piazza a sinistra scendiamo la scalinata e lungo calle del Rañadero arriviamo al ponte sul río Sil che attraversiamo. Attraversato il ponte, un centinaio di metri dopo, si gira a destra per calle río Urdiales e quando questa sfocia nella avenida de las Huertas del Sacramento giriamo di nuovo a destra e proseguiamo su questa strada. Dopo circa 0.5 km, alla prima rotonda troviamo la fontana de la Pimenteras. Sempre proseguendo dritti la via segue con un ampia curva verso sinistra e si arriva a Plaza Luter King al centro della quale si trova il monumento al donatore di sangue. Qui si prende la prima a destra la Avenida de la Libertad. Si attraversa un'area in prossimità dello stadio di calcio; l'area ha un colore grigio fumo dovuto ai depositi della vecchia centrale termica ora dismessa e che diventerà un Museo dell'energia. Si arriva in prossimita di Compostilla e vi entriamo lungo la Avenida Segunda > avenida de Compostilla . Più avanti incrociamo la chiesa parrocchiale, dei campi da tennis e un campo da calcio, la piccola Ermita de la Virgin de Compostilla e lungo la Traversìa del tercera che prosegue per Calle del Cabo de Finisterre, passiamo sotto la strada Statale N-VI de la Coruña. Superato il sotto passaggio tenendosi verso sinistra ci inoltriamo nella campagna verso Columbrianos. Tra le coltivazioni dei vigneti, di cui il Bierzo vanta una buona tradizione e qualità (vedi i vini rossi del Mencía), si erge alla nostra sinistra la iglesia de San Esteban del 1778. Dopo la chiesa si scende
leggermente per passare sotto la strada CL-631 e si entra in paese. Proseguendo lungo la Calle Real si giunge ad un bivio particolare al centrodel quale si trova la capilla de San Blas y San Roque sulla cui facciata un dipinto di San Giacomo ci ricorda che siamo sul camino di Santiago. A questo bivio prendiamo la strada a sinistra come ben indica una tabella. Lungo un strada asfaltata tranquilla arriviamo a Fuentes Nueva (percorsi 8km) e un "crucero" con il Cristo Crocifisso e Santiago Pellegrino danno il benvenuto. Sulla calle principale
troviamo la ermita del Divino Cristo al fianco della quale c'è un bar attrezzato per accogliere i pellegrini. Lasciamo il paese e sempre per strada asfaltata entriamo a Camponaraya. L'attraversamento di questa località avviene lungo la Avenida de Anibal de Carral e superato il río Reguera del Naraya che taglia a metà il paese, si prosegue lungo Avenida de Francisco Sobrin. Giunti all'altezza della cooperativa Vinicola alla fine del paese, ci portiamo a sinistra e proseguiamo lungo una stradina ghiaiosa che ci porta ad attraversare sopra un cavalcavia, l'autostrada A-6. Comincia ora un tratto molto bello e rilassante. Il territorio del Bierzo mostra il meglio di se con i suoi vigneti e pioppi. Dopo 2,5 km circa incrociamo una strada di traffico automobilistico alla quale bisogna prestare attenzione nell'attraversamento e proseguendo nella stessa direzione giungiamo a Cacabelos cittadina sulle sponde río Cúa con oltre 5500 abitanti. Attraversiamo il centro lungo calle Cimadevilla dove troviamo la Ermita de San Roque e più avanti lungo calle de Santa Maria, la iglesia de Santa María riedificata nel XVI secolo che conserva un abside romanico. Nel portico c'è una Madonna del XIII secolo. Uscendo dal centro storico, oltre il ponte sul río Cúa, alla nostra destra c'è il Santuario de la Quinta Angustia del XVIII secolo con annesso un grande e moderno ostello per i pellegrini. Curiosa all'interno del santuario la statua di Sant'Antonio di Padova che gioca a carte con Gesù bambino. Per arrivare a Pieros si sale un poco camminando sul lato destro della strada LE-713 (ex N-VI). Superiamo Pieros lasciandolo sulla destra e continuiamo per circa 0,5km fino ad un bivio dove un segnale indicherebbe di prendere la destra verso Valtuille de Arriba. In effetti questo percorso allungherebbe il tragitto. L'alternativa è invece continuare lungo la strada dalla quale proveniamo e prendere 1,7km più avanti sulla destra una stradina di campagna indicata da una segnale del cammino, che si ricongiunge poi con quella
proveniente da Valtuille de Arriba. Si risparmia quasi mezz'ora di cammino. Una volta ricongiunti si prosegue per Villafranda del Bierzo. Prima di arrivare in città, camminando in leggera discesa, alla nostra destra sotto sentiero pochi metri prima della chiesa de Santiago c'è il bellissimo Albergue dei pellegrini mentre alla nostra sinistra appunto, l'antica iglesia de Santiago, chiesa romanica del XIII  secolo, ad una sola navata con uno splendido portale detto del Perdono. Si racconta che la chiesa fu fondato per opera di San Francesco d'Assisi. Il papa spagnolo Calisto III concesse ai pellegrini infermi, stanchi impediti a proseguire il cammino a chi passava per questa porta, la stessa indulgenza che avrebbero ottenuto arrivando a Santiago. Da vedere: il castillo de los Marqueses de Villafranca del XVI secolo che però è privato, il convento de la Anunciada de 1606 eretto sopra le rovine dell'antico Hospital de San Roque dove la tradizione dice sostò Francesco d'Assisi. Lungo la Calle principale che attraversa la città si trovano vari palazzi di stile italiano e il convento San José “icone” del Bierzo