martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 12 maggio 2013 - 2^ tappa del Cammino - da Roncisvalle a Trinidad de Arre

















































12 maggio 2013 - Lasciamo l'ostello di Roncisvalle di buona mattina e ci immettiamo nella strada Nazionale N-135 e subito dopo sulla destra, parallelamente alla strada scorre il cammino. Un centinaio di metri avanti, attraverso i rami, si può notare dall'altra parte della strada, la croce di pellegrini, una croce gotica di pietra, che venne trasferita in questo luogo nel 1880 dal Priore don Francisco Polite. In prossimità di Burguete dove ci fermiamo a fare la prima colazione, il camino ritorna sulla N-135. Oltrepassata la chiesa di San Nicolàs, si gira a destra in corrispondenza di una succursale bancaria per attraversare su passerella il rio Urrobi. Si prosegue su strade bianche che attraversano estese praterie con animali al pascolo. Prima di imboccare la valle dell'Erro si passa il paesino di Espinal con i suoi tetti di tegole rosse. Si attraversa il centro urbano per riprendere la N-135 all’altezza della moderna chiesa di San Bartolomè. Si gira a destra continuando per la strada, rasenti alle facciate bianche delle case. Proprio dopo un attraversamento pedonale svoltare a sinistra e per strade con pavimentazione diversa, si sale fino all’Alto de Mezkiritz, dove al lato della strada c’è una lapide con incisa l’immagine della Vergine di Roncisvalle. Proseguiamo fino a Bizkarreta che un tempo era sede di tappa del cammino perché nel XII secolo esisteva un Hospital per pellegrini. A Lindzoain si comincia a salire per un ripido selciato in cemento; da quelle parti scende un piccolo ruscello. Proseguiamo poi su un sentiero di pietrisco fino a raggiungere l'Alto dell'Erro che paradossalmente ci si arriva camminando in leggera discesa. Si riattraversa la strada Nazionale N-135 per rimboccare il sentiero che scende ripidamente e che troviamo particolarmente difficoltoso per via del fango che si è formato con le pioggie.
Saliamo di poco per arrivare alla Venta del Puerto, un’antica taverna che oggi si trova in stato di semi abbandono e usata come stalla. Poi la discesa ridiventa pronunciata. Tra tratti con più o meno difficoltà siamo arrivati a Zubiri attraversando il bellissimo puente de la Rabia. Il Ponte deve il suo nome alla credenza
popolare secondo la quale facendo fare agli animali tre giri sotto il pilone centrale, nelle acque del rio Arga, guarivano dalla "rabbia". Dopo pranzo riprendiamo con una piccola tappa breve, con continui su e giù che a metà del percorso e dalla Trinidad de Arre fino alla capitale navarrese, alterna sentieri a tratti di asfalto.
Per la notte troviamo ospitalità in un convento molto spartano e dopo la doccia facciamo un giro al centro e cenaniamo con cibo del luogo (sopa e carne di maiale).