Con vista sulla valle scendiamo fino alla statale N-547, che attraversiamo per prendere di fronte la CP-
4603 in direzione San Martiño. All’altezza di un ristorante-grill si gira a destra per calle Santa Maria e troviamo la iglesia de Santa María de Melide. Il tempio in stile romanico di fine del XII secolo, ha una sola navata e abside semicircolare e ospita l'unica cancellata in ferro del periodo medievale della Galizia. Proseguiamo lungo la stradina e dopo aver superato le case di Carballal ci troviamo in mezzo ad eucalipti, specie a foglie caduche, e prati e ruscelli come il río Catasol il cui superamento è divento una cartolina del cammino. Si prosegue immersi in questo ambiente rilassante, per Raido, ai piedi della N-547 e Parabispo. Immersi ancora nel bosco di eucalipti, superiamo l'arroyo de Valverde, Peroxa dove si trova il mojón 45,5, ed entriamo nel villaggio di Boente, diviso in due dalla statale N-547. Dopo la Chiesa di Santiago voltiamo a destra e discendiamo per una strada fino al río Boente e dopo aver superato per un sottopasso-galleria la N-547, raggiungiamo Punta Brea. Dopo aver costeggiato dei prati affrontiamo una impegnativa salita che ci porta a sfiorare la statale N-547, e ci conduce alle località di Figueiroa e Castañeda. In questo luogo si trovavano i forni di calce dove i pellegrini depositavano la pietra che portavano da Triacastela. Scendiamo per la strada asfaltata fino al ruscello Ribeiral, situato tra Pedrido e Río. Si risale e continuiamo dritti sulla strada, lasciando alla nostra sinistra la deviazione per Doroña. Più avanti quasi sempre per stradine interpoderali asfaltate in discesa, si attraversa la statale N-547 su un sovrapassaggio e proseguendo si raggiunge río Iso, a Ribadiso da Baixo, villaggio della comunità di Rendal. Superato il ponte medievale troviamo l'ottimo albergue per i pellegrini di San Antón, recentemente restaurato. Proseguendo si raggiunge nuovamente la statale N-547 e con un lungo cammino percorrendo calle de Lugo si arriva ad Arzuà meta della nostra tappa e che offre diverse possibilità di alloggiamento .
Nel centro storico di Arzuà possiamo vedere l'antico convento de la Magdalena del XIV secolo che era un ricovero per i pellegrini più poveri, oggi è in rovina. Vicino c'è la moderna iglesia parroquial de Santiago che detiene le due immagini dell'apostolo San Giacomo: Santiago Peregrino e Santiago Matamoros. Famosa in Arzuà la festa del formaggio che si tiene ogni anno. Formaggi lavorati artigianalmente prodotti nel territorio attiguo. Dalla rúa Cima do Lugar, dov’è situato l’albergue pubblico, ci avviamo verso la strada sterrata do Carmen. I portici e le facciate rivestite in legno salutano il nostro passaggio per Arzúa. Lasciata la cittadina scendiamo fino alla fuente os Franceses e attraversando il río Vello arriviamo subito dopo ad As Barrosas e alla sua capilla de San Lázaro. Continuiamo in discesa fino al río Brandeso, e saliamo fino a Preguntoño, villaggio della comunità di Burres con il suo eremo di San Paio del XVIII secolo. All’uscita evitiamo di attraversare la N-547 grazie ad una galleria sotto la carreggiata e saliamo un pendio, tra prati, coltivazioni di mais e con vista verso Arzua, fino al luogo di A Peroxa, sempre della comunità di Burres. Entriamo ancora in un bosco di eucalipti che sempre più caratterizza il paesaggio Galiziano. Prati a pascolo per il bestiame si susseguono uno appresso l'altro e facilmente si possono vedere anche i filari del bucato steso al vento e al sole ad asciugare. Percorriamo piste coperte di fogliame che con un po' di pioggia diventano una fanghiglia fastidiosa. Scendiamo fino a riachuelo Ladrón per poi raggiungere Taberna Vella. Seicento metri dopo entriamo a Calzada, ultimo centro abitato del comune di Arzúa. Lasciamo il paese, ed entriamo nel territorio del Concello (comune) de O Pino. A O Outerio/Calle il primo paese del nuovo "concello" che incontriamo passiamo sotto un hórreo caratteristico (una pellegrina segnala che nell’inverno 2011/12 un violento aquazzone ha distrutto il manufatto). Abbandoniamo il paese dopo aver attraversato l’arroyo Langüello e seguiamo per una rete di strade e viuzze fino a Boavista e Salceda. Qui percorriamo un tratto di cammino parallelamente alla statale N-547 e passiamo accanto ad un piccolo monumento che ricorda un pellegrino Guillermo Watt, morto lungo il Camino. Più avanti in prossimità di una concessionaria di macchine agricole attraversiamo con prudenza la statale N-547 per proseguire lungo una
stradina agricola tra bosco da una parte e prati dall'altra, per 1km circa. Lasciamo O Xen alla nostra destra e raggiungiamo As Ras dove nuovamente con prudenza riattraversiamo la statale per entrare nel borgo di A Brea e poco dopo a A Rabiña. Qui può capitare che si accodino i pellegrini provenienti dal cammino del Norte che hanno Si passa sotto un Horreos preso la strada alternativa di O Pino. Parallelamente alla Nazionale e dopo averla attraversata un’altra volta, superiamo facilmente la salita arrivando a O Empalme dove troviamo degli accoglienti bar. Proseguendo il cammino ci allontaniamo dalla statale percorrendo una pista in mezzo agli eucalipti. Quando poco dopo riaffianchiamo nuovamente la statale, al termine di una breve discesa, un sottopasso ci porterebbe all'eremo di Sant’Irene la santa martire portoghese con una fonte barocca di acqua curativa e all'albergue privato per i pellegrini. Proseguendo dritti invece, troviamo un "merendero" con fontana d'acqua, un mulino a vento che ricorda le fattorie americane e l'albergue pubblico di Santa Irene. Il cammino prosegue e s'innoltra nuovamente tra gli eucalipti e incrociamo il Mojón 20. Usciamo dal fitto del bosco e nuovamente per un sottopasso riattraversiamo la statale per andare in direzione di O Pedruozo. Un paio di case, una segheria e ancora gli eucalipti ci conducono fino ad A Rúa frazione di Arca. Quando raggiungiamo nuovamente la statale ci teniamo sul bordo sinistro di essa e proseguendo stando bene sul ciglio a meno di 1 Km troviamo il primo degli albergue di O Pedruozo dove termina la penultima tappa del nostro cammino. Ad O Pedruozo troviamo tutto quello che può servire: albergue, pensioni, ristoranti, banca, farmacia .
4603 in direzione San Martiño. All’altezza di un ristorante-grill si gira a destra per calle Santa Maria e troviamo la iglesia de Santa María de Melide. Il tempio in stile romanico di fine del XII secolo, ha una sola navata e abside semicircolare e ospita l'unica cancellata in ferro del periodo medievale della Galizia. Proseguiamo lungo la stradina e dopo aver superato le case di Carballal ci troviamo in mezzo ad eucalipti, specie a foglie caduche, e prati e ruscelli come il río Catasol il cui superamento è divento una cartolina del cammino. Si prosegue immersi in questo ambiente rilassante, per Raido, ai piedi della N-547 e Parabispo. Immersi ancora nel bosco di eucalipti, superiamo l'arroyo de Valverde, Peroxa dove si trova il mojón 45,5, ed entriamo nel villaggio di Boente, diviso in due dalla statale N-547. Dopo la Chiesa di Santiago voltiamo a destra e discendiamo per una strada fino al río Boente e dopo aver superato per un sottopasso-galleria la N-547, raggiungiamo Punta Brea. Dopo aver costeggiato dei prati affrontiamo una impegnativa salita che ci porta a sfiorare la statale N-547, e ci conduce alle località di Figueiroa e Castañeda. In questo luogo si trovavano i forni di calce dove i pellegrini depositavano la pietra che portavano da Triacastela. Scendiamo per la strada asfaltata fino al ruscello Ribeiral, situato tra Pedrido e Río. Si risale e continuiamo dritti sulla strada, lasciando alla nostra sinistra la deviazione per Doroña. Più avanti quasi sempre per stradine interpoderali asfaltate in discesa, si attraversa la statale N-547 su un sovrapassaggio e proseguendo si raggiunge río Iso, a Ribadiso da Baixo, villaggio della comunità di Rendal. Superato il ponte medievale troviamo l'ottimo albergue per i pellegrini di San Antón, recentemente restaurato. Proseguendo si raggiunge nuovamente la statale N-547 e con un lungo cammino percorrendo calle de Lugo si arriva ad Arzuà meta della nostra tappa e che offre diverse possibilità di alloggiamento .
Nel centro storico di Arzuà possiamo vedere l'antico convento de la Magdalena del XIV secolo che era un ricovero per i pellegrini più poveri, oggi è in rovina. Vicino c'è la moderna iglesia parroquial de Santiago che detiene le due immagini dell'apostolo San Giacomo: Santiago Peregrino e Santiago Matamoros. Famosa in Arzuà la festa del formaggio che si tiene ogni anno. Formaggi lavorati artigianalmente prodotti nel territorio attiguo. Dalla rúa Cima do Lugar, dov’è situato l’albergue pubblico, ci avviamo verso la strada sterrata do Carmen. I portici e le facciate rivestite in legno salutano il nostro passaggio per Arzúa. Lasciata la cittadina scendiamo fino alla fuente os Franceses e attraversando il río Vello arriviamo subito dopo ad As Barrosas e alla sua capilla de San Lázaro. Continuiamo in discesa fino al río Brandeso, e saliamo fino a Preguntoño, villaggio della comunità di Burres con il suo eremo di San Paio del XVIII secolo. All’uscita evitiamo di attraversare la N-547 grazie ad una galleria sotto la carreggiata e saliamo un pendio, tra prati, coltivazioni di mais e con vista verso Arzua, fino al luogo di A Peroxa, sempre della comunità di Burres. Entriamo ancora in un bosco di eucalipti che sempre più caratterizza il paesaggio Galiziano. Prati a pascolo per il bestiame si susseguono uno appresso l'altro e facilmente si possono vedere anche i filari del bucato steso al vento e al sole ad asciugare. Percorriamo piste coperte di fogliame che con un po' di pioggia diventano una fanghiglia fastidiosa. Scendiamo fino a riachuelo Ladrón per poi raggiungere Taberna Vella. Seicento metri dopo entriamo a Calzada, ultimo centro abitato del comune di Arzúa. Lasciamo il paese, ed entriamo nel territorio del Concello (comune) de O Pino. A O Outerio/Calle il primo paese del nuovo "concello" che incontriamo passiamo sotto un hórreo caratteristico (una pellegrina segnala che nell’inverno 2011/12 un violento aquazzone ha distrutto il manufatto). Abbandoniamo il paese dopo aver attraversato l’arroyo Langüello e seguiamo per una rete di strade e viuzze fino a Boavista e Salceda. Qui percorriamo un tratto di cammino parallelamente alla statale N-547 e passiamo accanto ad un piccolo monumento che ricorda un pellegrino Guillermo Watt, morto lungo il Camino. Più avanti in prossimità di una concessionaria di macchine agricole attraversiamo con prudenza la statale N-547 per proseguire lungo una
stradina agricola tra bosco da una parte e prati dall'altra, per 1km circa. Lasciamo O Xen alla nostra destra e raggiungiamo As Ras dove nuovamente con prudenza riattraversiamo la statale per entrare nel borgo di A Brea e poco dopo a A Rabiña. Qui può capitare che si accodino i pellegrini provenienti dal cammino del Norte che hanno Si passa sotto un Horreos preso la strada alternativa di O Pino. Parallelamente alla Nazionale e dopo averla attraversata un’altra volta, superiamo facilmente la salita arrivando a O Empalme dove troviamo degli accoglienti bar. Proseguendo il cammino ci allontaniamo dalla statale percorrendo una pista in mezzo agli eucalipti. Quando poco dopo riaffianchiamo nuovamente la statale, al termine di una breve discesa, un sottopasso ci porterebbe all'eremo di Sant’Irene la santa martire portoghese con una fonte barocca di acqua curativa e all'albergue privato per i pellegrini. Proseguendo dritti invece, troviamo un "merendero" con fontana d'acqua, un mulino a vento che ricorda le fattorie americane e l'albergue pubblico di Santa Irene. Il cammino prosegue e s'innoltra nuovamente tra gli eucalipti e incrociamo il Mojón 20. Usciamo dal fitto del bosco e nuovamente per un sottopasso riattraversiamo la statale per andare in direzione di O Pedruozo. Un paio di case, una segheria e ancora gli eucalipti ci conducono fino ad A Rúa frazione di Arca. Quando raggiungiamo nuovamente la statale ci teniamo sul bordo sinistro di essa e proseguendo stando bene sul ciglio a meno di 1 Km troviamo il primo degli albergue di O Pedruozo dove termina la penultima tappa del nostro cammino. Ad O Pedruozo troviamo tutto quello che può servire: albergue, pensioni, ristoranti, banca, farmacia .