martedì 1 luglio 2014

FOTOGRAFIA: 04 giugno 2013 - 25^ tappa del Cammino - da Melide a Pedrouzo





















































Con  vista  sulla  valle  scendiamo  fino  alla  statale  N-547, che attraversiamo per prendere di fronte la CP-
4603 in direzione San Martiño. All’altezza di un ristorante-grill  si  gira  a  destra  per  calle  Santa  Maria  e troviamo  la  iglesia  de  Santa  María  de  Melide. Il tempio  in  stile  romanico  di fine  del  XII  secolo,  ha una sola navata e abside semicircolare e ospita l'unica  cancellata  in  ferro  del  periodo  medievale  della Galizia.  Proseguiamo lungo  la stradina  e  dopo  aver superato le  case  di  Carballal ci troviamo in mezzo ad eucalipti, specie a foglie caduche, e prati e ruscelli come il río  Catasol il cui superamento è divento una cartolina del cammino.  Si  prosegue  immersi  in  questo  ambiente  rilassante, per Raido, ai piedi della N-547 e Parabispo. Immersi ancora nel bosco di eucalipti, superiamo l'arroyo  de  Valverde, Peroxa dove si trova il mojón 45,5, ed entriamo nel villaggio di Boente, diviso in due dalla statale N-547.  Dopo la Chiesa  di  Santiago voltiamo a destra e discendiamo per una strada fino al río  Boente e dopo aver superato per un sottopasso-galleria la N-547, raggiungiamo Punta  Brea. Dopo aver costeggiato dei prati affrontiamo una impegnativa salita che ci porta a sfiorare la statale N-547, e ci conduce alle località di Figueiroa  e Castañeda. In questo luogo si trovavano i forni di calce dove i pellegrini depositavano la pietra che portavano da Triacastela. Scendiamo per la strada asfaltata fino al ruscello Ribeiral, situato tra Pedrido  e  Río. Si risale e continuiamo dritti sulla strada, lasciando alla nostra sinistra la deviazione per Doroña. Più avanti quasi sempre per stradine interpoderali asfaltate in discesa, si attraversa la statale N-547 su un sovrapassaggio e proseguendo si raggiunge río  Iso, a  Ribadiso  da  Baixo, villaggio della comunità di Rendal. Superato il ponte medievale troviamo l'ottimo albergue per i pellegrini di San Antón, recentemente restaurato. Proseguendo  si  raggiunge  nuovamente la statale N-547 e con un lungo cammino percorrendo calle  de  Lugo si arriva ad Arzuà meta della nostra tappa e che offre diverse possibilità di alloggiamento . 
Nel centro storico di Arzuà possiamo vedere l'antico convento  de  la Magdalena del XIV secolo che era un ricovero per i pellegrini più poveri, oggi è in rovina.  Vicino  c'è  la  moderna  iglesia  parroquial  de Santiago che detiene le due immagini dell'apostolo San Giacomo: Santiago Peregrino e Santiago Matamoros. Famosa in Arzuà la festa del formaggio che si tiene ogni anno. Formaggi lavorati artigianalmente prodotti nel territorio attiguo. Dalla rúa Cima do Lugar, dov’è situato l’albergue pubblico, ci avviamo verso la strada sterrata do Carmen. I portici e le facciate rivestite in legno salutano il nostro passaggio per Arzúa. Lasciata la cittadina scendiamo fino alla fuente os Franceses e attraversando il  río Vello  arriviamo subito dopo ad  As  Barrosas  e  alla  sua  capilla  de  San  Lázaro. Continuiamo in discesa fino al río  Brandeso, e saliamo fino a Preguntoño,  villaggio  della  comunità  di  Burres  con  il  suo  eremo  di San  Paio del XVIII secolo. All’uscita evitiamo di attraversare la N-547 grazie ad una galleria sotto  la carreggiata e saliamo un pendio, tra prati, coltivazioni di mais  e con vista verso Arzua, fino al luogo di A  Peroxa, sempre della comunità di Burres.  Entriamo  ancora  in  un  bosco  di  eucalipti  che sempre più caratterizza il paesaggio Galiziano. Prati a pascolo per il bestiame si susseguono uno appresso l'altro e facilmente si possono vedere anche i filari del bucato steso al vento e al sole ad asciugare. Percorriamo piste coperte di fogliame che con un po' di pioggia diventano una fanghiglia fastidiosa. Scendiamo fino a riachuelo Ladrón per poi raggiungere Taberna Vella.  Seicento  metri  dopo  entriamo  a  Calzada,  ultimo  centro  abitato  del  comune  di  Arzúa. Lasciamo il paese, ed entriamo nel territorio del Concello (comune) de O Pino. A O Outerio/Calle il primo paese del nuovo "concello" che incontriamo passiamo sotto un hórreo caratteristico (una pellegrina segnala che nell’inverno 2011/12 un violento aquazzone ha distrutto il manufatto). Abbandoniamo il paese dopo aver attraversato l’arroyo Langüello e seguiamo per una rete di strade e viuzze fino a Boavista e Salceda. Qui percorriamo un tratto di cammino parallelamente alla statale N-547 e passiamo accanto ad un piccolo monumento che ricorda un pellegrino Guillermo Watt, morto lungo il Camino. Più avanti in prossimità di una concessionaria di macchine agricole attraversiamo con prudenza la statale N-547 per proseguire lungo una
stradina agricola tra bosco da una parte e prati dall'altra, per 1km circa. Lasciamo O Xen alla nostra destra e raggiungiamo As  Ras dove nuovamente con  prudenza  riattraversiamo  la  statale  per  entrare  nel borgo di A  Brea e poco dopo  a  A  Rabiña.  Qui  può  capitare  che  si  accodino i pellegrini  provenienti  dal  cammino  del  Norte  che  hanno Si passa sotto un Horreos preso  la  strada  alternativa  di  O  Pino.  Parallelamente  alla Nazionale e dopo averla attraversata un’altra volta, superiamo facilmente la salita arrivando a O Empalme dove  troviamo  degli  accoglienti  bar. Proseguendo il cammino ci allontaniamo dalla statale percorrendo una pista in  mezzo  agli  eucalipti.  Quando  poco  dopo  riaffianchiamo nuovamente la statale, al termine di una breve discesa, un sottopasso  ci  porterebbe  all'eremo  di  Sant’Irene  la  santa martire portoghese con una fonte barocca di acqua curativa e all'albergue privato per i pellegrini. Proseguendo dritti invece, troviamo un "merendero" con fontana d'acqua, un mulino a vento che ricorda le fattorie americane e l'albergue pubblico di Santa Irene. Il cammino prosegue e s'innoltra nuovamente tra gli eucalipti e incrociamo il Mojón 20. Usciamo dal fitto del bosco e nuovamente per un sottopasso riattraversiamo la statale per andare in direzione di O Pedruozo. Un paio di case, una segheria e ancora gli eucalipti ci conducono fino ad A Rúa frazione di Arca. Quando raggiungiamo nuovamente la statale ci teniamo sul bordo sinistro di essa e proseguendo stando bene sul ciglio a meno di 1 Km troviamo il primo degli albergue di  O Pedruozo dove termina la penultima tappa del nostro cammino. Ad O Pedruozo troviamo tutto quello che può servire: albergue, pensioni, ristoranti, banca, farmacia .