Lasciamo il paesino di Bercianos del Real Camino interessante e curioso per le case fatte con mattoni di argilla e paglia, e ritorniamo sulla "via alberata". All'altezza del arroyo del Olmo troviamo un'area di descanso" (riposo). La pista alberata prosegue passando sotto il viadotto dell'autostrada A-231 e quindi
fino a El Burgo Ranero conclusione della nostra odierna e lunga tappa.Decidiamo di fare una tappa per poterci fermare a Puente Villarente in modo tale da stancarci meno ed avere più tempo per ammirare le bellezze della città di León e in particolare la stupenda cattedrale gotica. La tappa è molto semplice e necessità di poca descrizione. Uscendo da El Burgo Ranero attraversiamo una zona paludosa habitat ideale per anfibi, rapaci e anatre. Ritroviamo la pista alberata e un paesaggio del tutto simile a ieri. Dopo un'ora e mezza di cammino affianchiamo alla nostra sinistra una pista di scuola di volo per aerei ultraleggeri e un km più avanti arriviamo al bivio di Villamarco. La monotonia della linea retta del cammino è interrotta quando il tracciato devia per il sottopasso della ferrovia e poco dopo per il passaggio dell'arroyo de Valdearcos. Si giunge quindi a Reliegos che ci appare all'ultimo momento. Antico insediamento romano dove confluivano diverse strade, Reliegos è conosciuto anche per un meteorite del peso di quasi 9 kg che cadde il 28 dicembre del 1947 in piena calle Real. Entrando in paese troviamo una caratteristica "bodegas" (cantina) di
mattoni e scavata nella terra, usata per la conservazione del vino e oggi recuperata sia come luogo per l'assaggio di vini, sia per incontri. Uscendo dal paese, lungo calle Real, ci ritroviamo tra le vaste estensione dei campi di cereali dai quali spuntano le grandi strutture di irrigazione. Da qui inizia la misurazione delle distanze in "leghe" una caratteristica di questi territori. Dopo aver passato un traliccio della line elettrica entriamo in un'area di "descanso" (riposo) e termina la ormai familiare pista alberata. Superiamo la statale N-601 per un viadotto e attraversando un canale di irrigazione entriamo in Mansilla de las Mulas antica città murata.
Sede di ben sette chiese, due conventi e tre hospitales quando era un importante centro commerciale per il grano, oggi conserva in uso solamente due chiese; Santa Maria del 1220 ma ricostruita nel VIII secolo e la ermita de Nuestra Señora de Gracia. Il cammino passa sotto la Puerta del Castillo costruita in pietra calcarea. Percorriamo la calle de Santa María da cui spunta la torre della chiesa e la calle del Puente dove
troviamo un albergue per i pellegrini ottimo extralusso, ceniamo con prodotti tipici e domani LEON.
mattoni e scavata nella terra, usata per la conservazione del vino e oggi recuperata sia come luogo per l'assaggio di vini, sia per incontri. Uscendo dal paese, lungo calle Real, ci ritroviamo tra le vaste estensione dei campi di cereali dai quali spuntano le grandi strutture di irrigazione. Da qui inizia la misurazione delle distanze in "leghe" una caratteristica di questi territori. Dopo aver passato un traliccio della line elettrica entriamo in un'area di "descanso" (riposo) e termina la ormai familiare pista alberata. Superiamo la statale N-601 per un viadotto e attraversando un canale di irrigazione entriamo in Mansilla de las Mulas antica città murata.
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